Dal 24 al 26 gennaio l’Ecovillaggio di Torri Superiore ospita il raduno invernale della RIVE – Rete Italiana Villaggi Ecologici. Tra desiderio di espansione in una rete più ampia e globale che comprenda altri movimenti e la necessità di ritornare alle origini dei valori della rete italiana, si incontrano e si interrogano le voci dei rappresentanti degli ecovillaggi in Italia. Le esperienze del passato e del presente del presente ci guidano nel progettare il futuro.

Testo: Cristina Evangelisti

Foto: Lara Fontanelli

Iniziano i preparativi!

Da qualche giorno a Torri Superiore, storico ecovillaggio della RIVE https://ecovillaggi.it/, c’è fermento. Letti pronti, spesa fatta, fornelli accesi e salone riscaldato. Il borgo medioevale si prepara ad accogliere con calore i partecipanti al raduno invernale della RIVE, dedicato in particolar modo agli ecovillagisti e ai progetti, con una valida presenza ed energia di soci sostenitori.
Tra le mimose giallo oro e un sole invernale arrivano i primi partecipanti. Ci si ritrova, ci si abbraccia e immediatamente ci si riconosce. Si respira quella atmosfera intensa di vicinanza che si prova con chi condivide un ideale comune, in questo caso la vita collettiva.
La buona pratica della segreteria di accogliere i partecipanti con un aperitivo in musica aiuta ad sciogliere le ultime timidezze dei nuovi arrivati e di chi ha curiosità di conoscere questo variegato mondo degli ecovillaggi. Tra i partecipanti vogliamo segnalare, tra le tante, la presenza di due giovanissimi residenti di Corricelli e dei senior di Bagnaia, a dimostrazione di quanto la RIVE sia trasversale a livello di generazioni ed esperienze.

L'incontro

Gli argomenti affrontati durante questo raduno sono stati molti ed intensi. Abbiamo discusso insieme la percezione che la RIVE stia vivendo un momento di rielaborazione degli obiettivi a causa del numero crescente di soci e di attività – fonti di energia ma anche di paura che i valori e le origini dell’associazione siano messe in secondo piano. Riccardo Clemente, il presidente, ha proposto all’assemblea un confronto dal vivo rispetto ad alcune delle domande del questionario sottoposto via-email ai soci. Così, insieme, abbiamo tastato il polso della situazione, familiarizzando con le posizioni delle diverse polarità presenti e ottenendo spunti su come trovare, se possibile, una direzione condivisa.

Avanti tutta! Rallentiamo!

La mattina del sabato è iniziata con un bel cerchio di condivisione tra i residenti in ecovillaggi, che sono stati chiamati a raccontare lo stato attuale del proprio progetto. Lo hanno fatto con il cuore, in modo intenso e profondo mentre i soci sostenitori sedevano intorno, in ascolto, ed insieme abbiamo creato tra le risate e le lacrime un’atmosfera molto preziosa. Anche i soci sostenitori, che ancora non vivono in ecovillaggi, hanno parlato ed è stato toccante sentire la loro voglia di avvicinarsi ad una vita di gruppo.

Un’altra grande tematica che abbiamo affrontato questi giorni è stata la soddisfazione rispetto alla RIVE. Ci si dibatte tra due posizioni: Avanti tutta! e Rallentiamo! – Mentre alcuni chiedono all’associazione di espandersi, di fare rete con le altre reti e di guardare ai grandi movimenti ecologisti, altri hanno portato il bisogno di ritornare alle origini, e dunque di sostenere di più gli ecovillaggi ed i progetti in seno alla RIVE anche alla luce delle difficoltà che stanno attraversando.

Domande, dubbi, proposte...

Da questo confronto sono nate molte domande – Stiamo camminando nella stessa direzione? Qual è la direzione più condivisa dal gruppo? – che saranno tema di dibattito anche dei prossimi incontri.
Il Consiglio Direttivo, cuore pulsante e operativo dell’associazione, ha poi manifestato la propria stanchezza, raccontando di come appena eletto ha dovuto fronteggiare le complicazioni che hanno portato all’annullamento del raduno estivo, nel 2018, e di quanto sia stato impegnativa l’organizzazione la Conference del GEN Europe, subito seguita dal raduno estivo RIVE, avvenuti quest’anno. Questa condivisione, chiara e sincera, è stata fonte di ispirazione e ha creato un’atmosfera di unità nel gruppo.

Ci siamo infine confrontati sul modello economico che vogliamo la RIVE adotti nel futuro. Ad oggi tutto il lavoro dell’associazione viene svolto da volontari, ma il carico è per alcuni tanto alto da essere diventato insostenibile.
Che fare dunque?

Sono emerse tre diverse proposte. Uno: continuare ad operare esclusivamente attraverso il volontariato. Due: adottare una struttura simile al GEN, con un ufficio centrale retribuito. Tre: chiedere ad ogni gruppo di lavoro di portare avanti dei progetti capaci di generare delle entrate, che saranno suddivise fra la RIVE e lo stesso gruppo.
Il dibattito, anche in questo caso, resta aperto mentre ponderiamo i dubbi, le incertezze, gli entusiasmi e la voglia di novità emersi.

Profondità con leggerezza verso il futuro!

Nei feedback finali, una menzione particolare merita la celebrazione ai gruppo dei Piumani. Nati spontaneamente, in seno agli incontri RIVE, sono oggi diventati una realtà collettiva di rilievo, in crescita e pronta a creare nuovi progetti di vita comunitaria. Il loro motto, per chi non li conoscesse, è profondità con leggerezza. La loro esperienza, per la RIVE, è ancor più importante in questo momento in cui le realtà esistenti faticano a consolidarsi e quelle emergenti muoiono prematuramente.

Lucilla Borio, noto volto dell’ecovillaggio Torri Superiore si è detta felice, a nome della comunità, di accogliere la famiglia RIVE. Una famiglia che portandosi nel mondo da senso e valore al grande lavoro fatto a Torri Superiore in tutti questi anni.

Restiamo in attesa di sapere dove saranno i prossimi incontri e quali nuovi emozionanti confronti ne nasceranno. Stay tuned


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