Da questo confronto sono nate molte domande – Stiamo camminando nella stessa direzione? Qual è la direzione più condivisa dal gruppo? – che saranno tema di dibattito anche dei prossimi incontri.
Il Consiglio Direttivo, cuore pulsante e operativo dell’associazione, ha poi manifestato la propria stanchezza, raccontando di come appena eletto ha dovuto fronteggiare le complicazioni che hanno portato all’annullamento del raduno estivo, nel 2018, e di quanto sia stato impegnativa l’organizzazione la Conference del GEN Europe, subito seguita dal raduno estivo RIVE, avvenuti quest’anno. Questa condivisione, chiara e sincera, è stata fonte di ispirazione e ha creato un’atmosfera di unità nel gruppo.
Ci siamo infine confrontati sul modello economico che vogliamo la RIVE adotti nel futuro. Ad oggi tutto il lavoro dell’associazione viene svolto da volontari, ma il carico è per alcuni tanto alto da essere diventato insostenibile.
Che fare dunque?
Sono emerse tre diverse proposte. Uno: continuare ad operare esclusivamente attraverso il volontariato. Due: adottare una struttura simile al GEN, con un ufficio centrale retribuito. Tre: chiedere ad ogni gruppo di lavoro di portare avanti dei progetti capaci di generare delle entrate, che saranno suddivise fra la RIVE e lo stesso gruppo.
Il dibattito, anche in questo caso, resta aperto mentre ponderiamo i dubbi, le incertezze, gli entusiasmi e la voglia di novità emersi.